L'Eco di Bergamo -

Le aziende bergamasche (fra problemi e aspettative) al «Bergamo Città Impresa» 2022

In particolare, questi tre temi sono quelli maggiormente legati alle aziende bergamasche e proprio le imprese del territorio li affronteranno di fronte al pubblico del Festival con i propri imprenditori e rappresentanti. 

La sostenibilità sarà uno dei primi argomenti toccati, grazie all’incontro di venerdì 18 novembre intitolato «Ridurre gli sprechi: strategie per la sostenibilità» (ore 15.00 – Sala Stucchi, Centro Congressi Papa Giovanni XXIII) che vede in dialogo Marco Cipriano, presidente e amministratore delegato Sciuker Frames, Marzio Della Giovanna, vicepresidente a tecnologia, innovazione, ambiente Ance Bergamo, Mirco Sperandio, account relationship Leader Auxiell e Guido Pezzino, amministratore delegato Gag. Proprio l’edilizia è ancora al centro di una delle più importanti iniziative in materia di efficientemente energetico e crescita della sostenibilità ambientale. Quel superbonus 110% continuamente oggetto di modifiche e valutazioni (l’ultima: un’annunciata riduzione al 90%), a cui va il merito di aver centrato una delle grandi questioni legate alla sostenibilità: il patrimonio edilizio.

Gli edifici a uso residenziale in Italia, infatti, contribuiscono al 29% dell’inquinamento totale. Si tratta della percentuale più alta insieme a quella dei trasporti. Ma se l’inquinamento prodotto da auto e tir può essere migliorato solo per l’11%, la percentuale di inquinamento prodotta nel residenziale può essere abbattuta del 33%, ovvero di un terzo. Ma la sostenibilità è fatta di tanti fattori, compresa la consapevolezza degli sprechi energetici, la stessa consapevolezza che permette di intervenire sul problema a ogni livello. Ecco perché l’incontro parlerà anche di come si comunica la sostenibilità.

Il secondo grande tema che interessa il territorio bergamasco è quello legato al capitale umano. Una questione complessa e dalle svariate sfaccettature. Da una parte ci sono i cosiddetti «talenti», quei professionisti che dimostrano qualità superiori alla media in termine di competenze e intraprendenza e che meglio sanno incarnare la leadership, tanto da diventare figure di riferimento all’interno della realtà in cui operano. Le aziende li cercano e li desiderano, ma allo stesso tempo hanno bisogno di «trattenerli», senza rischiare che possano andarsene in un’altra realtà e trascinare con sé parte del team. Dall’altra c’è il fenomeno delle dimissioni giovanili, conseguenza della pandemia che ha ribaltato il paradigma vita – lavoro, cambiandone i rapporti di equilibrio.

Anche per questi motivi il valore della persona, le sue capacità, il suo essere parte di un gruppo efficiente, è uno dei pilastri della cosiddetta Industry 5.0, prossima rivoluzione industriale che pone la persona al centro dell’impresa. Venerdì 18 novembre si inizia a parlare di lavoratori nell’incontro «Le aziende alla battaglia dei talenti. I fattori di attrazione del capitale umano» (ore 16.30, Sala Stucchi – Centro Congressi Papa Giovanni XXIII) con, tra gli altri, Daniele Lo Sasso, amministratore unico di Sidip, realtà specializzata in pulizie civili e industriali; Marco Manzoni, vicepresidente di Confindustria Bergamo e amministratore delegato NTS, azienda di Lallio che realizza stampi in materiale plastico e Federica Origo, docente di Politica economica all’Università degli studi di Bergamo.

Il tema sarà trattato anche sabato 19 novembre con l’appuntamento «Dal welfare aziendale al welfare di comunità. Cosa cambia nella stagione dell’inflazione?» (ore 10.00, Sala Alabastro B – Centro Congressi Papa Giovanni XXIII). Proprio il potenziamento del welfare aziendale è uno degli obiettivi su cui le imprese puntano maggiormente per accaparrarsi giovani talenti ed evitare importanti perdite di collaboratori. A trattare l’argomento su scala territoriale sarà in particolare Paolo Rota, vicepresidente di Confindustria Bergamo e presidente del Gruppo Lebogest. Un’altra sfaccettatura delle politiche del lavoro entra invece nel dialogo «Industrie e cooperative. Patto di responsabilità sociale per un lavoro di qualità» in programma sabato 19 novembre (ore 11.30, Sala Mosaico – Camera di Commercio Bergamo) con Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo e Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo, in dialogano con Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e Politiche Sociali.

In ultimo, le tematiche legate alla crescita sono uno dei cuori pulsanti dei pensieri degli imprenditori bergamaschi. Crescita è sviluppo di filiera, acquisizioni di nuovi mercati e competenze, ma è anche innovazione e digitalizzazione, variabili complementari attorno all’unico tema del progresso aziendale. Sabato 19 novembre il primo incontro intitolato «Da sub fornitori a super fornitori. Tutela dei brevetti e affermazione dei brand» (ore 11.30, Sala Alabastro B – Centro Congressi Papa Giovanni XXIII) pone al centro i rapporti di forza all’interno delle filiere produttive. Interverranno Enrica Acuto Jacobacci, vicepresidente e amministratore delegato di Jacobacci & Partners, studio specializzato in brevetti con sede al Parco scientifico e tecnologico Kilometro Rosso, Mariella Giannattasio, presidente del Gruppo Chimici di Confindustria Bergamo e amministratore delegato Iterchimica e Roberto Pinto, docente di Logistica e supply chain management all’Università degli Studi di Bergamo.

Sempre sabato si parlerà di digitalizzazione con tre riferimenti dell’innovazione bergamasca: Gianmarco Lanza, ad di FAE Technology, realtà dell’IT fresca di debutto in Borsa; Gianluigi Viscardi, presidente del Digital Innovation Hub Lombardia, già alla guida di Cosberg e del consorzio Intellimech e Pietro Trapletti di BALSAMO, azienda di Worldwide Mobility Management. L’incontro avrà come titolo «Digitalizzare l’efficienza» (ore 11.30, Sala Stucchi – Centro Congressi Papa Giovanni XXIII).

Di innovazione legata alla crescita parlano anche Giovanni Fassi, amministratore delegato di Fassi Gru e Giuseppe Rosace, professore di chimica all’Università degli studi di Bergamo, intervenendo all’incontro «Innovare per crescere» di sabato 19 novembre (ore 15.00, Sala Stucchi – Centro Congressi Papa Giovanni XXIII). Lo stesso giorno e nella stessa sala seguirà «I percorsi di crescita» un dibattito legato agli ambiziosi traguardi europei che nel 2035 prevedono lo stop alla vendita di auto con motore endotermico per dare una risposta concreta e inequivocabile al surriscaldamento climatico e all’emergenza ambientale in corso. In questo caso sarà Claudia Persico, vice presidente & rotational director di Persico Group, realtà protagonista dell’automotive e dell’industria navale, a portare la testimonianza del territorio bergamasco nell’incontro «L’automotive degli anni ’20: le sfide per la filiera».

L’automotive e le prospettive del settore saranno affrontate anche da Alberto Bombassei, presidente emerito di Brembo e Alessandra Lanza, senior partner Prometeia, in dialogo con Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy e la moderazione di Marcello Zacché, caporedattore economia Il Giornale, nell’incontro «L’auto elettrica e le decisioni di Bruxelles», domenica 20 novembre (ore 11.30, Scalinata / Piazza delle Idee – Kilometro Rosso, ingresso dal Gate 4).

Tutti gli eventi sono a ingresso libero. I posti in sala sono limitati: per avere garanzia di accesso, è necessario registrarsi all’evento sul sito festivalcittaimpresa.it. Per procedere alla registrazione, scegliere l’appuntamento di proprio interesse all’interno della sezione Programma e seguire le indicazioni. In ogni caso, per i registrati online l’accesso in sala è garantito solo presentandosi almeno 10 minuti prima dell’inizio dell’evento; eventuali posti non utilizzati saranno messi a disposizione di chi effettua la registrazione in loco. Negli scorsi giorni abbiamo fatto una carrellata sugli ospiti e gli eventi di questa edizione del Festival. L’hashtag ufficiale per seguire la manifestazione è #cittaimpresa.

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