Il neoministro Urso chiude il Città Impresa a Bergamo: “Al golden power va affiancato l’intervento di CDP”. Sul palco anche Prodi: “Bali un passo verso il dialogo”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha chiuso la 15^ edizione del Festival diretto da Dario Di Vico: “Quando interviene il Golden Power bisogna garantire alle imprese strategiche di realizzare comunque i loro progetti con un aiuto finanziario dallo Stato”.

Prima di lui sul palco Romano Prodi: “La pace passa inevitabilmente dal dialogo Cina-Usa”. Nel weekend fra il 18 e il 20 novembre 40 eventi con 150 relatori fra economisti, esperti e imprenditori.

Bergamo, 20 novembre 2022

“Bisogna realizzare un braccio di politica industriale che consenta agli imprenditori di realizzare i loro progetti con un aiuto finanziario dallo Stato, attraverso Cdp”. Questo il messaggio forse più significativo lanciato dal neoministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso dal palco del Città Impresa a Bergamo. Intervenendo sul tema “L’auto elettrica e le decisioni di Bruxelles”, Urso ha ragionato a tutto campo sul fatto che, a fianco allo strumento del Golden Power, fondamentale per bloccare , per quanto riguarda le imprese, operazioni contrarie all’interesse nazionale,  serve anche un modo per far sì che, evitato l’intervento estero, un’industria strategica possa crescere e portare avanti il suo sviluppo con delle risorse finanziarie in più”. Oltre a questo, il Ministro ha annunciato la convocazione di un tavolo sull’automotive che coinvolgerà tutti gli interlocutori chiave, il 5 dicembre, e da lì ogni 3 mesi, “perché sia strumento di confronto e non solo di ascolto”. Con l’obiettivo, più in generale, di raggiungere la decarbonizzazione “ma senza ideologie, partendo dal principio della neutralità tecnologica per coniugare transizione con riconversione”.

Si è chiuso così il Festival che ha animato la città di Bergamo dal 18 al 20 novembre. Ma nella mattinata di domenica, al Kilometro Rosso, si è parlato anche di Guerra e globalizzazione con Romano Prodi, già presidente della Commissione europea e già presidente del Consiglio. Interrogato dai giovani, Prodi ha sottolineato che “Putin tornerà indietro solo attraverso l’intervento della Cina. Al vertice di Bali si è fatto un grande passo avanti da non sottovalutare, Biden e Xi Jinping in tre ore hanno parlato senza dubbio di Ucraina. La pace può avvenire solo se c’è un accordo fra loro due”.

Nei tre giorni sono stati l’energia, le politiche industriali, il Pnrr, la sostenibilità e la globalizzazione alcuni fra i grandi temi tornati sotto ai riflettori. Il Città Impresa si è posto l’obiettivo di essere, come ogni anno, sede di dibattito sull’economia, la politica e la società e raccontare i territori industriali. Il Festival si è impegnato a ragionare sulle trasformazioni che riguardano comparti produttivi strategici, come l’automotive, ma anche più in generale sui cambiamenti del mondo del lavoro e della pubblica amministrazione. Particolare attenzione, in questa edizione, è stata data ai numerosissimi giovani provenienti da tutta Italia che hanno affollato la città nel weekend degli eventi, tanto da poterla definire una Young edition: ampio spazio infatti è stato riservato alle loro domande nel corso degli eventi. A dirigere la kermesse, Dario Di Vico, giornalista del Corriere della Sera.

Promosso da ItalyPost, L’Economia del Corriere della Sera, il Comune di Bergamo, la Camera di Commercio di Bergamo, Confindustria Bergamo, in collaborazione con il Kilometro Rosso e L’Eco di Bergamo, sotto il patrocinio dell’Università degli Studi di Bergamo e della Commissione europea, con il supporto di Intesa Sanpaolo, Brembo e Lago in veste di main partner, e con la partnership di A2A, il Festival ha fatto il punto sullo stato dell’economia in questo periodo di crisi, rivolgendosi ai giovani e parlando con loro di digitalizzazione, prodotti, processi, energia e sostenibilità.

Momento cardine di questa edizione del Festival è sicuramente stata l’apertura del venerdì mattina, occasione in cui Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, ha presentato il rapporto Il punto sulla Crisi Energetica e inflazione: nuove sfide per le imprese italiane; ne hanno poi discusso imprese e sindacato nelle figure di Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl, Carlo Mazzoleni, presidente Camera di Commercio di Bergamo, e Giovanna Ricuperati, presidente Confindustria Bergamo, con Lello Naso, giornalista Il Sole 24 Ore, come moderatore. Successivamente si è tenuto l’intervento Climate Change: cosa è successo di nuovo alla Cop 27 con Renato Mazzoncini, docente di Mobility Infrastructure and Service Politecnico di Milano, amministratore delegato e direttore generale a2a, Federico Freni, sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze, ed Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, con la moderazione di Raffaella Polato, inviata speciale Corriere della Sera.

Alle ore 16:30 di venerdì, nella Sala Mosaico della Camera di Commercio, Giovanni Gorno Tempini, presidente Cassa Depositi e Prestiti, ha tenuto un intervento dal titolo Industria pubblica, Industria privata. Un binomio possibile?, con moderazione di Nicola Saldutti, caporedattore Economia Corriere della Sera. Alle ore 18:00 invece spazio a Le sfide dell’innovazione: sempre presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, dopo il saluto iniziale di Sergio Cavalieri, rettore Università degli Studi di Bergamo, i giovani, con la moderazione di Federico Cella, giornalista Corriere della Sera, hanno posto le proprie domande ad Alberto Calcagno, amministratore delegato Fastweb.

Il programma del sabato, come da tradizione del Festival Città Impresa, è stato particolarmente ricco e articolato. Grande partecipazione per incontri come Cosa possono fare (in concreto) le imprese per combattere l’inverno demografico, condotto da Rita Querzè, giornalista Corriere della Sera, con interventi di Gian Carlo Blangiardo, presidente Istat, e Francesca Mariotti, direttore generale Confindustria. Molto attesa era anche la Cerimonia di premiazione Premio Letteratura d’Impresa, condotta da Raffaella Polato, inviata speciale Corriere della Sera, e Giuditta Marvelli, giornalista Corriere della Sera, con saluti di Giorgio Ferraris, amministratore delegato Fine Foods & Pharmaceuticals Ntm, e l’intervento di Antonio Calabrò, presidente Museimpresa e presidente Giuria Premio Letteratura d’Impresa, che ha visto trionfare il libro Nina sull’argine (Minimum Fax) di Veronica Galletta.

Gran trepidazione per il dibattito dedicato al futuro della Lombardia, intitolato Le 4 Lombardie e il ruolo della politica, introdotto da Aldo Bonomi, sociologo, fondatore, direttore Consorzio Aster. Ha visto la partecipazione di Francesco Buzzella, presidente Confindustria Lombardia, Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico Regione Lombardia e Letizia Moratti, già vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, sindaco di Milano, ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, presidente Rai, condotta da Maurizio Crippa, vicedirettore vicario Il Foglio.

In chiusura di giornata, alle ore 18:30, presso la sede di Confindustria di Bergamo, si è svolto Le speranze dell’Europa, in cui dopo i saluti di Giovanna Ricuperati, presidente Confindustria Bergamo, i giovani hanno interrogato Jean-Claude Trichet, già presidente Banca Centrale europea e già governatore Banca di Francia, con la moderazione di Marco Panara, giornalista La Repubblica Affari & Finanza.

Le dichiarazioni di promotori e partner

Alessandra Pizzi, curatrice Festival Città Impresa e amministratore delegato Post Eventi: “Siamo felici di veder crescere anno dopo anno il Festival Città Impresa nella sua edizione bergamasca, con un’attenzione sempre più significativa nei confronti dei giovani che partecipano con sempre più entusiasmo e curiosità. Quest’anno avranno ancora più spazio per rivolgere domande agli ospiti ‘big’ che interverranno. Sono imprenditori, manager, economisti e politici di primissimo livello, che rendono il Festival un evento di sempre più conclamata rilevanza nazionale seppur sia anche ben radicato nel territorio: a dimostrarlo il supporto e la partecipazione degli enti locali. D’altronde Bergamo è, per definizione, una delle città-impresa più importanti del Paese. In un momento complesso, caratterizzato da non poche difficoltà sul fronte economico e geopolitico, il Festival sarà momento privilegiato per riflettere sulle strategie da adottare e per dibattere sul futuro dell’economia, della politica e del tessuto manifatturiero italiano”.

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo: “L’appuntamento 2022 del Festival Bergamo Città Impresa cade in un momento particolare, non solo per la città, ma anche per il nostro Paese. Le incognite legate al periodo che stiamo attraversando, infatti, rendono particolarmente interessante questa edizione del Festival, soprattutto alla luce dello spessore degli economisti, degli imprenditori e degli ospiti – di respiro nazionale e internazionale – che saranno chiamati a dare risposte e si alterneranno sui palchi della manifestazione, ma anche per il fatto che l’iniziativa farà da anticamera, per la nostra città, dell’imminente Assemblea nazionale ANCI, prevista alla Fiera di Bergamo pochi giorni dopo, dal 22 al 24 novembre. È un Festival che abbiamo voluto, profondendo un impegno particolare nella costruzione del panel che lo caratterizza come evento nazionale, ma con le radici che affondano nel territorio, che contribuisce in modo significativo – come dimostrano le adesioni a vario titolo del Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Confindustria Bergamo e L’Eco di Bergamo, Kilometro Rosso, Università degli Studi di Bergamo – alla manifestazione, dimostrando l’attenzione che a Bergamo c’è sui temi della produttività, delle politiche industriali, della sostenibilità e della globalizzazione. Bergamo non solo è la città della ripresa post covid – come hanno dimostrato i dati dell’economia degli ultimi due anni -, ma è soprattutto territorio dai solidi fondamentali produttivi, un export robusto, una manifattura d’avanguardia, la più bassa percentuale di disoccupazione del Paese e una notevole capacità di attrarre fondi del PNRR: ovvio, quindi, che possa essere sede privilegiata di un confronto sui grandi temi che attanagliano l’economia del nostro Paese e d’Europa”.

Carlo Mazzoleni, presidente Camera di Commercio di Bergamo: “Preziosa è l’opportunità offerta dal Festival Città Impresa per riflettere sui grandi temi riguardanti i comparti produttivi del nostro Paese, e in particolare quelli manifatturieri – soprattutto in un territorio come quello di Bergamo dove la concentrazione di queste attività è straordinariamente elevata. Gli ultimi tre anni sono stati segnati da grandi sconvolgimenti e repentini cambiamenti, economici, sociali e ambientali. A questi elementi si aggiungono le grandi sfide epocali, quali la transizione energetica, la rivoluzione digitale, il futuro dei giovani, il cambiamento climatico, che l’Italia sta affrontando anche con le risorse del Pnrr in un contesto geopolitico che ha già comportato, con il caro energia, l’insorgere dell’inflazione e il rialzo dei tassi di interesse. Per accompagnare il cambiamento serve quindi un profondo dibattito e la condivisione di un progetto per il Paese. Solo in questo modo potranno essere colte le nuove opportunità che ogni crisi porta con sé”.

Giovanna Ricuperati, presidente Confindustria Bergamo: “Festival Città Impresa è un luogo privilegiato di dibattito sui temi legati allo sviluppo delle imprese e del territorio e conferma ulteriormente il suo ruolo in questa difficile fase, che richiede risposte sulle tante emergenze, dai costi energetici alla tensione sull’ approvvigionamento di materie prime e componenti, ai forti segnali di rallentamento dell’economia, ma al tempo stesso anche una visione ampia su aspetti chiave per il settore manifatturiero come la “fame” di competenze, il rafforzamento delle filiere, la spinta all’innovazione per risalire la catena del valore”.

Elisabetta Bani, prorettore Università di Bergamo: “Partecipare al festival ha un duplice significato: da un lato contribuisce a rafforzare il dialogo economico, politico e sociale che UniBg promuove con enti e imprese del territorio. Dall’altro, rappresenta un’ottima opportunità per parlare alle nuove generazioni di tutto il Paese, contribuendo alla circolazione di idee, allo scambio di esperienze anche al fuori delle iniziative d’ateneo”.

Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo: “Siamo lieti di affiancare anche quest’anno il Festival Città Impresa, un’opportunità per parlare ai giovani e riflettere insieme su temi importanti quali la transizione green e digitale, l’innovazione e la valorizzazione delle competenze. Sono anche le sfide che le imprese di questo territorio si trovano a dover affrontare e che vogliamo supportare con strumenti innovativi per contribuire alla crescita inclusiva del tessuto imprenditoriale bergamasco e orientata alle linee guida del Pnrr. Proprio per sostenere i maggiori costi legati agli aumenti energetici e alla spesa quotidiana, Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione di piccole e piccolissime imprese e famiglie un pacchetto di aiuti di oltre 30 miliardi di euro come risposta tempestiva per affrontare questa difficile congiuntura”.

 

 

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