Chiude il Festival Città Impresa, tre giorni da tutto esaurito. Vicenza non vede il rallentamento dell’economia

È stata una tre giorni di tutto esaurito quella dell’undicesima edizione del Festival Città Impresa. Al centro della manifestazione la ripresa: se ci sono dei primi segnali di rallentamento, come ipotizzano le stime di Bankitalia, da Vicenza emerge che non è così.

Grandi imprenditori come i presidenti di Brembo, Alberto Bombassei, e di Danieli, Gianpietro Benedetti, ma anche i piccoli imprenditori champion o manager di primo piano come Andrea Guerra di Eataly, hanno espresso fiducia sull’andamento della ripresa del Paese e sulla forza di industria e manifatturiero. “L’avanzo commerciale del manifatturiero italiano è destinato quest’anno a raggiungere la cifra record di 90 miliardi di euro. Molte aziende hanno adottato strategie vincenti basate sulla qualità, l’innovazione dei prodotti e la digitalizzazione dei processi”, ha spiegato Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo. Anche un osservatore dei flussi dei traffici come l’ad di Aspi e Atlantia, Giovanni Castellucci, impegnato in un’operazione complicata per la conquista della spagnola Abertis, ha mostrato fiducia, aprendo alla possibilità di una quarta corsia in alcuni tratti della A4, lungo quel corridoio industriale che va da Milano a Padova ed è motore di sviluppo del Paese. “Nella tratta di nostra competenza, la Milano-Brescia, abbiamo già fatto investimenti. Per quanto riguarda la Brescia-Padova faremo le verifiche e se necessario faremo investimenti per la quarta corsia. Risorse ce ne sono”.

Sono stati oltre 30 gli eventi che hanno visto migliaia di persone fra studenti, imprenditori, professionisti, docenti e sindacalisti, confrontarsi sui temi che l’Italia si trova ad affrontare in un momento di ripresa dell’economia e sui nodi da superare per rendere il Paese più competitivo a livello internazionale, con grandi exploit di pubblico per gli incontri al Teatro Olimpico, come quello su ‘I social network e la vecchia tivù’ col direttore di Tg La7 Enrico Mentana o sul ‘Populismo al Potere’ con il sociologo Ilvo Diamanti e Karoline Rörig, studiosa di storia e responsabile dell’Ufficio per il dialogo italo-tedesco di Bonn.

Grande interesse per ‘Impegno’, il programma di “vero rinnovamento culturale” che Federmeccanica ha presentato in anteprima alla giornata inaugurale del Festival Città Impresa. “Nel giugno del 2017 – ha sottolineato il presidente Alberto Dal Poz – quando sono stato chiamato alla guida di Federmeccanica, ho assunto un impegno preciso: dar voce a tutte le imprese metalmeccaniche. L’Impegno che abbiamo presentato rappresenta la vision che intendiamo portare avanti tanto al nostro interno e nel sistema federale, quanto nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei diversi attori istituzionali ed economici con i quali Federmeccanica si confronta”.

Spazio, poi, ai temi del lavoro, con il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, dell’industria 4.0, della formazione, della parità di genere e di quei settori non manifatturieri dell’economia che pure rappresentano eccellenze del made in Italy, come il turismo e la cultura, con interventi di primo piano come quello del presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta. Il Festival è stato anche l’occasione per confronti fra amministratori locali, come i sindaci di Piacenza, Bergamo e Vicenza, Patrizia BarbieriGiorgio Gori Achille Variati, e per fare il punto sulla situazione politica dopo il voto del 4 marzo, in un incontro con il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, il deputato del M5S Emilio Carelli e all’ex presidente della Lombardia, Roberto Maroni. Nel pomeriggio della giornata conclusiva spazio alla cultura, prima con un incontro fra scrittori per ragionare sul Nordest e poi con il drammaturgo Stefano Massini, che ha portato sul palco del Teatro Olimpico il suo reading “Prevedere l’economia, interpretare i sogni. Da Lehman a Freud”.

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