Rischi di recessione e il Nord dimenticato al centro del Città Impresa, a Vicenza dal 29 al 31 marzo

I rischi di recessione e il Nord dimenticato saranno i temi cardine della dodicesima edizione del Festival Città Impresa, edizione primaverile del Festival dei Territori Industriali diretto da Dario Di Vico, che tornerà a Vicenza dal 29 al 31 marzo.

In un 2019 caratterizzato da una forte incertezza economica sia sul piano nazionale che internazionale il Festival riporta sotto i riflettori l’economia reale, i territori, l’industria. Da venerdì 29 a domenica 31 marzo, il Festival – promosso da ItalyPost e Comune di Vicenza, con il patrocinio della Provincia di Vicenza, in collaborazione con Commissione Europea, main partner Intesa Sanpaolo, e con la collaborazione di Federmeccanica e di Confindustria Vicenza, Confartigianato Vicenza e CNA Vicenza, curato da Goodnet Territori in Rete – vedrà la partecipazione dei grandi nomi del dibattito economico e sociale: fra questi spiccano Michael Spence, premio Nobel per l’Economia 2001, che inaugurerà il Festival, Enzo Moavero Milanesi, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Erika Stefani, ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Mario Monti, presidente Università Bocconi, già presidente del Consiglio e commissario europeo alla concorrenza, Giulio Tremonti, presidente Aspen Institute Italia, Maurizio Sacconi, già ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, Maurizio Stirpe, vicepresidente Confindustria, Tiziano Treu, presidente CNEL, Marco Bentivogli, segretario generale FIM-CISL, Giuseppe De Rita, presidente Censis, Francesco Giavazzi, docente di Economia politica dell’Università Bocconi di Milano, Ilvo Diamanti, Università di Urbino. Saranno presenti grandi imprenditori, come Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, presidente Fondazione Nord Est e di Confindustria FVG, Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont, i chief economist di Confindustria e di Intesa Sanpaolo, Andrea Montanino e Gregorio De Felice, e poi Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica, Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale FS Italiane, Zeno D’Agostino, presidente Porto di Trieste e vicepresidente ESPO, Carlo Bonomi, presidente Assolombarda, ma anche tanti piccoli e medi imprenditori “champion”. Al Festival di Vicenza discuteranno dei temi caldi dell’economia anche i protagonisti dell’informazione, come Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera, e Ferruccio de Bortoli, presidente Longanesi, e autori di primo piano, come l’avvocato Romolo Bugaro, autore di Non c’è stata nessuna battaglia (Marsilio Editore) e di Effetto Domino (Einaudi), e Aldo Bonomi, sociologo, direttore AAster e autore di Tessiture sociali. La comunità, l’impresa, il mutualismo, la solidarietà con Francesco Pugliese (Egea).

Il programma del Festival

Il Festival quest’anno sarà preceduto da due eventi di anticipazione. Il primo si terrà sabato 23 marzo al Lanificio Conte di Schio, dove sarà ospitato il convegno “Il welfare è rinato a Schio: lo spirito di Alessandro Rossi”. L’evento, promosso dal Centro di Cultura Cardinale Elia Dalla Costa, vedrà come protagonista Tiziano Treu, presidente CNEL, che dialogherà con Marino Smiderle, giornalista del Giornale di Vicenza, sulle misure introdotte a metà dell’Ottocento dall’imprenditore scledense Alessandro Rossi per il benessere fisico e psicologico dei propri dipendenti: vere e proprie innovazioni nel campo ancora inesplorato del welfare aziendale, che fecero della Lanerossi una delle maggiori industrie italiane.

Il secondo evento di anticipazione sarà dedicato a “Quei Champion che continuano a crescere”: la sera di giovedì 28 marzo Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore ospiterà un confronto, introdotto da Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Ca’ Foscari Venezia e presidente del Progetto Manifattura Milano, che vedrà le testimonianze di Piergiorgio Cattelan, presidente Cattelan Italia, Diego Nardin, amministratore delegato Fope, e Enrico Franzolin, presidente Unox, rappresentanti di quelle aziende “champion” al centro dell’indagine condotta da ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera sulle imprese che hanno battuto e che continuano a combattere la crisi. L’evento, condotto da Raffaella Polato, inviato speciale del Corriere della Sera, vedrà anche gli interventi di Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, e Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria.

Il Festival si aprirà ufficialmente venerdì 29 marzo ad Altavilla Vicentina, presso la sede di Fondazione CUOA, con la lectio magistralis di Michael Spence, premio Nobel per l’Economia 2001, che in seguito dialogherà con Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo, su “La rapida transizione dell’economia globale”. A condurre il confronto, Nicola Saldutti, caporedattore economia del Corriere della Sera.

Diversi gli incontri del pomeriggio, che si sposteranno nel centro di Vicenza. Su tutti spicca il confronto che vedrà come protagonisti Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale FS Italiane, e Giuseppe Bono, amministratore delegato Fincantieri, presidente Fondazione Nord Est e di Confindustria FVG, e che sarà dedicato a un tema di grande attualità: il rapporto tra “Le infrastrutture e la crescita”. A condurre il confronto, Dario Di Vico, direttore del Festival Città Impresa.

Altro evento chiave sarà “L’auto e la nuova industria della mobilità”, introdotto da Giuseppe Berta, docente di Storia dell’Economia Università Bocconi, che vedrà il confronto tra Alberto Dal Poz, presidente di Federmeccanica, Giampiero Castano, già responsabile dell’Unità di gestione delle vertenze del Ministero dello Sviluppo economico, Maurizio Stirpe, vicepresidente Confindustria, e Roberto Vavassori, presidente Clepa. Molti altri gli appuntamenti di peso, come quello dedicato a “Quanto valgono le aziende tedesche in Italia”, che vedrà gli interventi di Fabrizio Guelpa, responsabile Servizio Industri & Banking Research Direzione Centrale Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Massimo Calearo Ciman, presidente di Calearo Antenne, Francesco Carozza, vicepresidente del Consiglio di Sorveglianza SDF, e Erwin Rauhe, presidente della Camera di Commercio ItaloGermanica; oppure quello su “Impresa e mobilità sociale”, con gli interventi di Antonio Calabrò, direttore Fondazione Pirelli e vicepresidente Assolombarda, Giovanni Bonotto, direttore creativo Bonotto, e Claudia Piaserico, vicepresidente di Confindustria Vicenza e responsabile del Progetto Fabbricare Valori.

Già nella prima giornata del Festival, l’attenzione si focalizzerà sulle misure economiche introdotte dal governo gialloverde: nell’incontro “Partite Iva e flat tax: cosa sta cambiando”, Andrea Dili, presidente Confprofessioni Lazio, Anna Soru, presidente Acta, e Dario Stevanato, docente di Diritto tributario dell’Università di Trieste, faranno il punto sulle implicazioni del nuovo sistema di tassazione per professionisti e autonomi.

Un altro tema che verrà declinato in diversi modi durante il weekend vicentino sarà quello della rivoluzione digitale in ambito economico: “Da Microsoft a Google, l’Antitrust e i colossi del web” sarà infatti il tema dell’evento che vedrà come protagonista Mario Monti, presidente Università Bocconi, già presidente del Consiglio e commissario europeo alla concorrenza. Sempre nel pomeriggio di venerdì 29 marzo, si discuterà anche di “Proprietà intellettuale nella stagione del 4.0”, con gli interventi di Ercole Bonini, presidente e fondatore Studio Bonini, Michele Caon, innovation manager Ge.Ma.Ta, Monica Calcagno, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Ca’ Foscari Venezia, e Paolo Santagiuliana, amministratore delegato Taplast.

Su un tema di grande attualità come “Il modello europeo “solo export” e la fine della domanda interna”, il confronto coinvolgerà Innocenzo Cipolletta, presidente Assonime, Andrea Montanino, chief economist Confindustria, Fedele De Novellis, partner REF Ricerche, e Paolo Onofri, presidente Prometeia Associazione. Il lavoro degli anni Dieci sarà poi al centro del dibattito “Se il job title non basta più: nuove skill nell’era dei lavori ibridi”, con gli interventi di Roberto Baldo, responsabile progettazione di Niuko Innovation & Knowledge, Gianluca Bordin, responsabile risorse umane hGears, e Antonio Doro, responsabile risorse umane fischer Italia. Alle 21, poi, il dibattito si sposterà sul mondo dello sport: nell’incontro “Il caso Vicenza. L’industria sposa il calcio”, Paolo Bedin e Paolo Rossi, direttore generale e dirigente del Vicenza Calcio, e Sergio Gasparin, già dirigente sportivo, spiegheranno che cosa vuol dire gestire una società sportiva.

Gli ultimi incontri della giornata vedranno come protagonisti Romolo Bugaro, avvocato e autore di Non c’è stata nessuna battaglia (Marsilio Editore) e di Effetto Domino (Einaudi), che discuterà con la giornalista del Corriere della Sera Roberta Scorranese di “Uomini e soldi”, e Mariacristina Gribaudi, presidente Keyline e autrice de L’Altalena Rossa (Rubbettino), che affronterà il tema delle “Donne in fabbrica”.

La giornata di sabato 30 marzo si aprirà nella cornice di Palazzo Chiericati per un confronto su “Le relazioni con la Cina e i riflessi per il Nord Est”, che vedrà l’introduzione di Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, e gli interventi di Zeno D’Agostino, presidente Porto di Trieste e vicepresidente ESPO, e Vincenzo Petrone, direttore generale Fondazione Italia-Cina.

In contemporanea, si terranno due incontri sul mondo delle piccole e medie imprese: Eleonora Di Maria, docente di Economia e gestione delle imprese Università di Padova, Elena Calabria, vicepresidente nazionale CNA, Luca Cielo, presidente Cielo e Terra Vini, e Massimiano Tellini, head Circular Economy Intesa Sanpaolo, discuteranno di “Economia circolare: il ruolo delle PMI”, mentre Massimo Quizielvù, managing partner Glasford Italia, GianMarco Zanchetta, senior advisor Strategia&Controllo, e Giancarlo Dani, presidente e fondatore Dani, cercheranno di rispondere alla domanda “Quali manager per le PMI globali?”.

Un altro confronto, introdotto da Luca Vignaga, amministratore delegato MarzottoLab, e Marco Pagano, amministratore delegato Risorse, sarà dedicato al tema dell’alternanza scuola-lavoro, durante il quale verrà proiettato un documentario prodotto dagli studenti della IULM di Milano in collaborazione con sette aziende. L’evento vedrà gli interventi di Laura Dalla Vecchia, presidente Polidoro, Alberto Favero, direttore generale Baxi, Roberto Zecchino, vice president human resources & organization south Europe Robert Bosch, Roberto Valente, direttore risorse umane Gruppo Beltrame; concluderà Tiziano Treu, presidente CNEL.

Giulio Tremonti, presidente Aspen Institute Italia, sarà poi protagonista del confronto con il direttore del Festival, Dario Di Vico, su “Territori e globalismo: il nuovo conflitto città-campagna”. Si parlerà poi di “Grandi filiere e fornitori partner: il caso Leonardo” con Marco Zoff, chief procurement & supply chain officer Leonardo, Fabrizio Casadei, general manager Ecor International, e Alessandro Rosso, amministratore delegato gruppo Tps. In particolare, sul caso Leonardo e la questione dimensionale delle PMI, ci sarà l’intervento di Sandro Trento, docente di Economia e gestione delle imprese dell’Università di Trento.

Il dibattito si sposterà poi nel pomeriggio sul tema “Agricoltura e industria: le strategie del Made in Italy”, con gli interventi di Antonio Bortoli, direttore generale Lattebusche, Gianpiero Calzolari, presidente Gruppo Granarolo, Ivano Vacondio, presidente Federalimentare, e Franco Manzato, sottosegretario al Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. Si tornerà poi a parlare di tecnologia e connessioni con l’evento “È arrivata la rivoluzione digitale…e non l’abbiamo capita”, con gli interventi di Enzo Rullani, docente di Economia della conoscenza presso TeDIS, Venice International University, e autore di Dentro la rivoluzione digitale (Giappichelli), Marco Bentivogli, segretario generale FIM-CISL, e Pietro Francesco De Lotto, portavoce PMI del Comitato Economico Sociale Europeo e direttore generale di Confartigianato Vicenza.

Tre gli eventi clou del pomeriggio. Si parte con “Il partito del Pil e la recessione”: Carlo Bonomi, presidente Assolombarda, ne discuterà con Francesco Giavazzi, docente di Economia politica all’Università Bocconi di Milano, e Ferdinando Giugliano, editorialista Bloomberg Opinion. Enzo Moavero Milanesi, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, sarà poi protagonista di un confronto con Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Vicenza e Veneto, Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza, e Luciano Vescovi, presidente Confindustria Vicenza, su “Gli scenari dell’Europa dopo il voto e le sfide delle imprese. Altro tema caldo sarà quello del dibattito “La bioeconomia fa ripartire i territori”, con un confronto tra Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont e autrice di Bioeconomia per la rigenerazione dei territori (Edizioni Ambiente), Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento, ed Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola.

Sempre nel pomeriggio di sabato 30 marzo, si terrà l’incontro curato da CUOA Business School sullo studio “2008-2017: lepri del Nord Est dieci anni dopo, introdotto da Paolo Gubitta, direttore scientifico CEFab di CUOA Business School e docente di Organizzazione aziendale all’Università di Padova. Sui risultati della ricerca, si confronteranno Paolo Masotti, partner Adacta Advisory, Alessandra Polin, amministratore delegato General Filter, e Alessandra Tognazzo, ricercatrice di Family Business dell’Università di Padova. Nel corso dell’incontro sarà annunciato un significativo accordo di partnership tra CUOA Business School e TEC Bosch, la realtà di alta formazione manageriale e tecnologica dell’importante gruppo internazionale.

Il tema dell’occupazione torna protagonista con l’incontro “Lavoro, impresa e famiglia: nuove immagini dal Nordest”, in cui Giuseppe De Rita, presidente Censis, dialogherà con Bruno Anastasia, responsabile dell’Osservatorio di Veneto Lavoro, Gianpiero Della Zuanna, docente di Demografia all’Università di Padova, e Silvia Oliva, ricercatrice senior di Fondazione Nord Est.

“Il neoliberismo in Italia: chi l’ha visto?” sarà invece il tema dell’incontro che partirà dal libro La verità, vi prego, sul neoliberismo (Marsilio) di Alberto Mingardi, direttore dell’Istituto Bruno Leoni, e che metterà a confronto l’autore con il manager Maurizio Castro, Luigi Copiello di associazione Innoveneto e Riccardo Dal Ferro, in arte Rick DuFer, esperto di comunicazione web e divulgazione culturale e filosofica. Il tema drammatico della crisi aziendale sarà poi esplorato nell’evento “Quando la piovra strangola l’impresa”, che vedrà le riflessioni di Marella Caramazza, direttore generale Fondazione ISTUD e autrice de Il socio occulto (Egea), Alberto Baban, presidente VeNetWork, ed Enrico Carraro, presidente Gruppo Carraro.

La seconda giornata del weekend vicentino si concluderà con il dibattito tra Ilvo Diamanti, docente dell’Università di Urbino, e Ferruccio de Bortoli, presidente Longanesi, su “Cosa abbiamo capito del populismo (e cosa no)”.
Nel giorno di chiusura del Festival, domenica 31 marzo, le misure economiche introdotte dal governo Lega-5 Stelle torneranno sotto i riflettori, con l’incontro “Il reddito di cittadinanza alla prova dei fatti”, che vedrà confrontarsi Elena Donazzan, assessore all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità della Regione del Veneto, Luciano Capone, giornalista de Il Foglio, Francesco Seghezzi, direttore della Fondazione ADAPT, e l’economista Irene Tinagli.

La riflessione sul presente e sul futuro dei territori del Nord Italia sarà al centro di ben due incontri della giornata conclusiva della kermesse vicentina: il primo, a cura di Intesa Sanpaolo, vedrà le introduzioni di Stefania Trenti, responsabile Industry Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, e Franco Mosconi, docente di Economia industriale Università di Parma, e chiederà a Marco Bettiol, docente di Economia e gestione delle imprese dell’Università di Padova, Fabio Storchi, presidente di Unindustria Reggio Emilia, e Federico Visentin, presidente di CUOA Business School, di rispondere alla domanda “Lombardia, Emilia e Veneto: più analogie o differenze?”. Il secondo incontro, introdotto da Aldo Bonomi, sociologo, direttore AAster e autore di Tessiture sociali. La comunità, l’impresa, il mutualismo, la solidarietà con Francesco Pugliese (Egea), sarà dedicato invece a “Milano e il Nord, un dialogo a singhiozzo” e vedrà gli interventi di Roberto Maroni, già presidente della Regione Lombardia, e Cristina Tajani, assessore a Politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane del Comune di Milano.

“Il fenomeno Salvini, la politica in diretta Facebook” invece è il titolo del confronto che vedrà dialogare Giovanni Diamanti, cofondatore di Quorum e YouTrend, Donatella Campus, docente di Comunicazione politica dell’Università di Bologna, e Paolo Natale, docente di Metodi e tecniche della ricerca sociale dell’Università di Milano.

E sempre di politica si parlerà in uno dei confronti più attesi dell’intera manifestazione, quello dedicato a “Il rebus dell’autonomia veneta”: una dei protagonisti della tanto discussa intesa, Erika Stefani, ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, si confronterà con Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera sul tema che da mesi occupa pagine e pagine dei quotidiani veneti (e non solo).

La chiusura del Festival, come ormai da tradizione, sarà dedicata a uno dei protagonisti del mondo culturale. Se negli anni scorsi si sono esibiti artisti come Mario Brunello, Marco Paolini o Francesco Maino, quest’anno invece sarà ricordata una figura centrale del panorama culturale italiano, di recente scomparsa. A Palazzo Trissino, Maurizio Sacconi, già ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, e Filiberto Zovico, fondatore di ItalyPost, si confronteranno infatti su “Le idee di Cesare De Michelis”, chiudendo l’edizione primaverile del Festival Città Impresa con un omaggio alla figura eclettica del celebre editore, italianista, scrittore, bibliofilo, promotore e diffusore di cultura.

Le dichiarazioni dei promotori e partner

«Se lo scorso anno sul Festival aleggiava una ventata di ottimismo per un Paese che era tornato a crescere, le incognite nazionali ed internazionali sulla possibilità di continuare a competere a livello internazionale hanno preso il sopravvento – sottolinea Filiberto Zovico, fondatore ItalyPost –. In particolare, preoccupano quegli orientamenti che sembrano sfavorire la realizzazione di opere utili alla crescita dei territori e in generale che manifestano ostilità verso chi produce crescita, occupazione e sviluppo. In questo senso l’alleanza tra imprese e territori torna ad essere centrale per assicurare le condizioni che permettono alle imprese di continuare a competere e innovare, favorendo così occupazione e inclusione sociale».

Francesco Rucco, sindaco e presidente della Provincia di Vicenza: «Grazie al Festival Città Impresa, Vicenza sarà per tre giorni al centro del confronto sul futuro dell’economia nazionale, mettendo con orgoglio a disposizione i suoi palazzi, le ville, luoghi di cultura e di lavoro per parlare di economia globale e circolare, ma anche di politica, autonomia e reddito di cittadinanza. Con un occhio al presente, per pianificare strategie con cui affrontare oggi la sfida del mercato globale, e lo sguardo rivolto al futuro, perché l’economia si governa solo con una visione a medio e lungo termine. E con la concretezza delle grandi infrastrutture, prima fra tutte la Tav».

Silvio Giovine, assessore alle Attività produttive Comune di Vicenza: «Che sia Vicenza la città che ospita il Festival Città Impresa non è casuale né banale. Perché è da qui, nel cuore del Veneto, che l’impresa traina l’economia nazionale grazie ai sacrifici e alla lungimiranza dei nostri imprenditori e al binomio industria-scuola, formazione-lavoro, ed è qui che la politica deve rivolgere la propria attenzione. Quest’anno, ancor più che in passato, il Festival sarà occasione per parlare di economia e di società contemporanea, in una logica di mercato globale, ma senza dimenticare che è l’impresa locale che regge il tessuto sociale».

Carlo Moretti, direzione regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo: «Anche quest’anno Intesa Sanpaolo è lieta di essere a fianco del Festival Vicenza Città Impresa, evento di riferimento nella promozione della cultura economica e finanziaria. Grazie a questo importante appuntamento abbiamo l’opportunità di confermare il nostro sostegno all’economia del territorio e al benessere della collettività, rafforzando il legame con le imprese e le comunità con cui operiamo e offrendo loro le strumenti e competenze per affrontare scenari in continua evoluzione».

Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Vicenza e Veneto: «Alla nostra associazione di categoria il mondo vicentino dell’artigianato e della piccola impresa affida un ruolo di rappresentanza che trova la sua forza non solo nei numeri, ma anche nelle idee con cui contribuiamo allo sviluppo e al progresso economico. Le nostre migliaia di aziende – presenti significativamente anche nei mercati esteri – lavorano e offrono lavoro qui, dando solidità al territorio anche in momenti evolutivi come l’attuale. Siamo Impresa e Città, produzione e società, tradizione e innovazione. E continueremo a esserlo».

Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza: «Siamo orgogliosi di essere ancora una volta al Festival Città Impresa, luogo dove le migliori competenze incontrano le più grandi esperienze imprenditoriali per guardare insieme al futuro. E ancora una volta CNA avrà il privilegio di non essere solamente tra gli spettatori. Parleremo di sostenibilità, delle nostre attività per sensibilizzare le aziende alla rigenerazione di prodotto e processo, e dell’impegno assunto dall’Associazione per dare un sostegno reale a chi sceglie di lavorare con responsabilità».

Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente Confindustria Vicenza: «Oggi il tema della ricerca di talenti è diventata la prima priorità di moltissime aziende perché troppe figure sono letteralmente introvabili. E questo è paradossale a fronte di una disoccupazione giovanile ancora eccessivamente alta. Per cui ogni iniziativa finalizzata ad avvicinare il mondo dei giovani e degli studenti alle aziende del nostro territorio, che sono eccellenze mondiali ma che magari sono poco conosciute perché in gran parte B2B, viene accolta da noi in maniera entusiasta».

Federico Visentin, presidente di CUOA Business School: «Condividiamo lo spirito e gli obiettivi del Festival Città Impresa. CUOA è una scuola di management, attenta alle esigenze di persone e imprese e troviamo importante sostenere questa iniziativa, perché è una bella occasione in cui le piazze e alcuni dei luoghi simbolo della nostra Città diventano aule, in cui si farà quello che noi al CUOA facciamo ogni giorno: cultura d’impresa. Solo attraverso la conoscenza, le competenze e l’impegno a trasformare la nostra grande capacità di fare in azioni coerenti e proiettate al futuro possiamo vedere crescere il nostro Paese, il nostro territorio, le nostre imprese e creare occasioni per le persone».

Marina Pezzoli, ad Niuko Innovation & Knowledge: «L’ultima rilevazione di Confindustria Vicenza sui livelli di fiducia nel manifatturiero evidenzia un ulteriore peggioramento del sentiment degli imprenditori: in un momento in cui l’incertezza sembra essere la cifra dominante, si sta facendo strada una consapevolezza nuova del valore della formazione, che oggi rappresenta l’investimento a più alto rendimento. Ecco perché abbiamo scelto il Vicenza Città Impresa, appuntamento capace ogni anno di stimolare dibattiti mai banali, per proporre una riflessione a partire da alcune delle tendenze che rileviamo quotidianamente nel nostro lavoro a contatto con le imprese».


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