“L’EUROPA ALLA PROVA”: DAL 7 AL 9 NOVEMBRE BERGAMO OSPITA IL FESTIVAL CITTÀ IMPRESA 2025

Dal 7 al 9 novembre 2025 Bergamo ospiterà una nuova edizione del Festival Città Impresa, intitolata “L’Europa alla prova”, un grande appuntamento dedicato alle sfide economiche, politiche e sociali che attraversano il continente. Promosso da ItalyPost, L’Economia del Corriere della Sera, Comune di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo e Confindustria Bergamo, con la main partnership di Intesa Sanpaolo e Brembo, il Festival si conferma come uno dei principali luoghi di confronto internazionale sui temi chiave del nostro tempo.

La conferenza stampa di presentazione che si è tenuta oggi nella Sala Giunta della Camera di Commercio di Bergamo, alla presenza dei promotori e dei partner istituzionali e imprenditoriali, ha messo in evidenza il ruolo centrale del Festival come piattaforma di confronto tra il mondo produttivo e quello delle idee, confermando Bergamo come una delle capitali italiane del dibattito sull’economia, l’innovazione e il futuro dell’Europa.

Un’edizione dedicata al futuro dell’Europa

Dal 2008, Festival Città Impresa è un laboratorio di idee dove economisti, imprenditori, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni si confrontano sulle trasformazioni in corso nel mondo produttivo, politico e culturale. L’edizione 2025, dal titolo “L’Europa alla prova”, mette al centro la riflessione sul futuro dell’economia italiana ed europea in un contesto globale attraversato da tensioni geopolitiche, crisi energetiche e transizioni industriali.

Durante le tre giornate, il dibattito si concentrerà sulle prospettive del progetto europeo e sui nodi che i principali Paesi – Regno Unito, Germania, Francia e Spagna – devono affrontare per rilanciare crescita, competitività e coesione politica. Al centro anche il rapporto con gli Stati Uniti e la Cina, in un mondo in cui la competizione tra potenze ridefinisce confini economici, commerciali e industriali.

Il programma affronterà in modo approfondito i temi della politica industriale europea e delle nuove strategie per la manifattura, del fabbisogno energetico e della sostenibilità del sistema produttivo, della transizione ecologica e tecnologica delle imprese italiane, e delle conseguenze della crisi della globalizzazione. L’obiettivo è offrire un confronto di alto livello per comprendere le direzioni che l’Europa e l’Italia possono intraprendere per affrontare le sfide della trasformazione industriale e della nuova economia mondiale.

I protagonisti dell’edizione 2025

Tra i protagonisti: Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica; Paolo Gentiloni, già ministro degli Esteri, presidente del Consiglio e commissario europeo all’Economia; Elsa Fornero, professoressa onoraria di Economia all’Università di Torino e già ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali; Bill Emmott, già direttore di The Economist e presidente dell’International Institute for Strategic Studies; Mariam Lau, giornalista di Die Zeit e autrice di La Germania di Merz. La svolta tedesca che cambia l’Europa (Post Editori); Anaïs Voy-Gillis, chief strategist e responsabile CSR di Humens, autrice di Futur industriel. Una manifattura per Francia e Europa (Post Editori); Francesco Costa, direttore de Il Post; Paolo Mieli, storico, editorialista del Corriere della Sera e autore de Il prezzo della pace (Rizzoli); Maurizio Molinari, editorialista, già direttore de La Repubblica e autore de La scossa globale. Dall’effetto Trump all’età dell’incertezza (Rizzoli); Alessandro Aresu, consigliere scientifico della rivista Limes e autore di La Cina ha vinto (Feltrinelli);  Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo e molti altri.

I grandi eventi e il programma del Festival

Il Festival si aprirà venerdì 7 novembre alla Camera di Commercio di Bergamo con l’evento inaugurale “L’Europa alla prova”. Dopo i saluti di Daniele Fulvio Pastore (Intesa Sanpaolo) e Filiberto Zovico (ItalyPost), interverranno Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, che presenterà una ricerca su tensioni geopolitiche e reazioni delle imprese, e Valeria Brambilla, amministratore delegato di Deloitte & Touche, con un’analisi sulle opportunità dell’intelligenza artificiale.
Seguirà il confronto “Crescere nonostante”, con Antonio Gozzi, Marco Nocivelli, Giovanna Ricuperati, Matteo Storchi, Alberto Baban e Hugo Patrick Doyle, moderati da Marco Panara.

Nel pomeriggio, la discussione si allargherà a temi centrali per la competitività e la sostenibilità: “Le energie che ci mancano”, con Francesco Starace e Federico Testa; “Superare gli antagonismi: lavoratori protagonisti nella nuova governance”, con Marco Bentivogli e Maria Cristina Piovesana; “Competere grazie alle filiere”, e “Europa, imprese e sovranismi: la sfida della competitività”.

La serata di apertura ospiterà due momenti di rilievo: “L’Europa che vorremmo”, con Paolo Gentiloni e Giorgio Gori, e la conversazione “Il mondo che cambia: Italia, Europa e l’America di Trump” con Francesco Costa, direttore de Il Post.

La giornata di sabato 8 novembre sarà dedicata a innovazione, industria e geopolitica economica. Si parlerà di investimenti e trasformazione tecnologica con Giovanni Fassi, Salvatore Majorana e Petra Seppi; di sostenibilità e finanza pubblica nell’intervista a Daniele Franco, già ministro dell’Economia; e di rilancio industriale con il panel “Ripensare l’industria: il caso francese” con Anaïs Voy-Gillis. Al centro della riflessione anche “Il modello Spagna”, “Milano e la metropoli oltre le mura” e il dibattito “Merz cambierà l’Europa?” con Mariam Lau e Paolo Valentino.

Economia ed energia al centro: Giorgetti e Pichetto Fratin chiudono il Festival

Il programma proseguirà domenica 9 novembre con gli incontri conclusivi ospitati al Kilometro Rosso – Centro delle Professioni (Gate 4).

La giornata si aprirà alle ore 10.00 con il panel “Il futuro dell’energia. L’opzione nucleare”, che vedrà la partecipazione di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, insieme a Alessandro Dodaro (direttore del Dipartimento Nucleare di Enea), Rosa Filippini (fondatrice e già presidente dell’Associazione Amici della Terra, direttrice L’Astrolabio), Salvatore Majorana (direttore del Parco Scientifico e Tecnologico Kilometro Rosso), Fabio Pistella (fisico nucleare, già presidente CNR e direttore generale Enea) e Bernardo Sestini (presidente e amministratore delegato Siad, vicepresidente Confindustria Bergamo con delega Transizione ecologica – Energia e Ambiente).

L’incontro sarà concluso da Marco Panara, co-direttore del Festival Città Impresa, e moderato da Luca Pagni, giornalista dei quotidiani ItalyPost.

A seguire, alle ore 11.30, si terrà l’evento di chiusura “L’economia mondiale alla prova dell’instabilità”, con Maurizio Molinari, editorialista, già direttore de La Repubblica e autore di La scossa globale. Dall’effetto Trump all’età dell’incertezza (Rizzoli), in dialogo con Marco Zatterin, editorialista dei quotidiani del Gruppo NEM – Nord Est Multimedia.

Infine, alle ore 12.45, il Festival si concluderà con l’intervista “L’Europa alla prova”, che vedrà protagonista Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, intervistato da Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera.

Riorganizzare le imprese: nuovi modelli e strategie per la competitività

Palazzo Frizzoni ospiterà “Riorganizzare le imprese”, un ciclo di incontri dedicato alle nuove frontiere dell’Operations Management e alla trasformazione dei modelli organizzativi. L’iniziativa, promossa con il contributo della testata OperationsManager.it, metterà a confronto imprenditori, manager e consulenti sui temi dell’efficienza produttiva, dell’innovazione digitale e della valorizzazione del capitale umano, con l’obiettivo di esplorare nuovi paradigmi per la competitività delle imprese.

Nel corso degli appuntamenti si alterneranno interventi di rappresentanti di realtà industriali di primo piano, come Streparava, Erregierre, Marlegno, Bitron, Fecs Partecipazioni, Arblu, Armes, Berto’s e Gruppo DESA, accanto ai professionisti di auxiell e Thermo Fisher Scientific. Tra i relatori figurano Paolo Bentivoglio, Giorgio Ferraris, Angelo Luigi Marchetti, Alberto Moro, Riccardo Pavanato, Enrico Berto, Giuseppe Presotto, Otello Dalla Rosa, Gabriele Solarini Paviotti e Diego Vincenzi, con la moderazione di Giulia Betti e Selene Seliziato, giornaliste e collaboratrici di OperationsManager.it.

Premio Letteratura d’Impresa e Academy

Parallelamente al programma economico, il Premio Letteratura d’Impresa conferma il proprio ruolo di valorizzazione della cultura d’impresa come leva di sviluppo e riflessione civile. Gli incontri con gli autori finalisti si terranno tra venerdì 7 e sabato 8 novembre all’auditorium Ermanno Olmi della Provincia di Bergamo, con la partecipazione di studiosi, imprenditori e giornalisti.

Tra i finalisti dell’edizione 2025 figurano Roberto Mania (Capitalisti silenziosi, Egea), Manfredi Alberti (Il lavoro in Italia, Carocci), Giulio Buciuni (Innovatori outsider, Il Mulino), Paolo Iacci (Ironia, FrancoAngeli), Romano Cappellari (Marketing e brand activism, Carocci), Chiara Bianchi (Il canto della fortuna, Salani), Adolfo Guzzini (Ho visto la luce, Baldini+Castoldi), Marco Ferrante (Ritorno in Puglia, Bompiani), Frank Pagano e Marco Di Dio Roccazzella (Giorgio Armani. L’uomo, il marchio, l’azienda, Il Sole 24 Ore) e Daniele Bozzalla (I vent’anni che cambiarono la finanza, Rubbettino).
La giuria dei lettori decreterà il vincitore sabato 8 novembre.

Come ogni anno, il Festival rinnova anche l’iniziativa “Bergamo Città Impresa Academy”, offrendo a studenti universitari e degli ITS l’opportunità di partecipare ai lavori, incontrare relatori e assistere agli eventi in un percorso di formazione focalizzato su economia, sostenibilità e innovazione. Inoltre, attraverso il progetto BookLab, gli studenti avranno l’opportunità di esplorare il mondo dell’impresa attraverso i libri candidati al Premio Letteratura d’Impresa, incontrare gli autori finalisti e far parte della Giuria dei Lettori che sceglierà il vincitore il 8 novembre.

Le voci dei protagonisti del territorio

Filiberto Zovico, direttore Festival Città Impresa e presidente ItalyPost: “Un anno fa, al Festival Bergamo Città Impresa, ci chiedevamo quali sarebbero state le conseguenze dell’elezione di Donald Trump. Dodici mesi dopo, la risposta è sotto gli occhi di tutti: la guerra commerciale e geopolitica tra Stati Uniti e Cina ha messo l’Europa in una posizione scomoda, quasi schiacciata tra due potenze in lotta per l’egemonia globale. E ancora una volta, il Vecchio Continente mostra tutta la sua fatica nel darsi una voce e un progetto comune.

Oggi più che mai l’Europa deve decidere chi vuole essere. Non può limitarsi a sopravvivere. Senza una strategia comune, il rischio è quello di un’Europa incapace di decidere, nella quale alcuni stati – la Germania in primis – siano costretti a muoversi in maniera autonoma per garantire la propria sopravvivenza. Quello che oggi si vede, infatti, è che Berlino conta più di Bruxelles.

È per questo che il Festival Città Impresa di quest’anno vuole aprire un confronto vero su come rilanciare la manifattura e la competitività del continente. L’Europa non avrà mai la Silicon Valley, ma può competere nel mondo con la forza della sua tradizione industriale e dell’ingegno che, soprattutto in Italia, ha garantito tenuta e crescita anche nei momenti più difficili. Dobbiamo tornare a parlare di un progetto europeo di reindustrializzazione, innovazione e coesione sociale: solo così le difficoltà potranno diventare occasione di crescita, non di arretramento”.

Elena Carnevali, sindaca di Bergamo: “Accogliere il Festival Città Impresa a Bergamo è un’occasione preziosa di confronto e di pensiero. In un tempo di grandi transizioni — energetica, ambientale, digitale, demografica — il Festival offre uno spazio per leggere la realtà e costruire visioni comuni. Territori come il nostro, forte di competenze e relazioni solide e che si caratterizza per la capacità di adattarsi, investire e rinnovarsi, possono essere protagonisti della trasformazione europea, coniugando impresa, conoscenza, innovazione e coesione sociale”.

Giovanni Zambonelli, presidente della Camera di Commercio di Bergamo, ha aggiunto: “Alzando lo sguardo dal locale al più ampio orizzonte europeo, comprendiamo come il legame indissolubile che ci lega alla dimensione continentale debba ispirare la nostra azione. La provincia di Bergamo, come tutti gli altri territori italiani ed europei, è un punto attivo in una rete che abbraccia l’intera Europa. Le scelte che si fanno a livello locale sono parte di un progetto più grande, che richiede visione, impegno e molta concretezza. Di converso, anche l’Europa deve mantenersi più vicina ai territori, riconoscendo loro le giuste risorse e rafforzando il loro ruolo propositivo. Nei tre giorni del Festival la relazione proattiva tra imprese, istituzioni e comunità fornisce il terreno fertile per un dibattito che inizia a costruire una visione comune”.

Nel corso della conferenza stampa, Oscar Panseri, vicepresidente di Confindustria Bergamo, ha sottolineato: “Siamo felici di portare il nostro contributo al Festival Città Impresa, che ci vedrà diretti protagonisti in vari eventi e che propone un doppio livello di lettura: da un lato i grandi temi trasversali, le sfide dell’Europa e gli interrogativi sulla pace; dall’altro i numerosi focus, molti dei quali strettamente connessi con lo sviluppo del nostro territorio, dalla spinta competitiva delle nuove filiere e dell’opzione nucleare all’importanza degli investimenti nell’innovazione, dagli interrogativi sul ruolo dell’intelligenza artificiale nelle dinamiche del lavoro alla risposta delle imprese per fronteggiare l’inverno demografico e per attrarre i talenti”.

Daniele Pastore, direttore regionale Lombardia Nord della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: “Intesa Sanpaolo rinnova la sua presenza al Festival Città Impresa, un appuntamento che valorizza il dialogo tra mondo produttivo, istituzioni e comunità. Bergamo è uno dei territori più dinamici del Paese, con un tessuto imprenditoriale capace di innovare e competere a livello internazionale, mantenendo salde le proprie radici industriali e sociali. Come principale banca italiana a supporto dell’economia reale, vogliamo continuare a supportare la crescita sostenibile delle imprese e delle filiere di questo territorio, accompagnandole nei processi di transizione digitale ed ecologica, nell’internazionalizzazione e nella formazione delle competenze. Il Festival è un’occasione preziosa per mettere in rete esperienze, idee e visioni sul futuro, contribuendo a rafforzare quel legame tra conoscenza e impresa che è essenziale per lo sviluppo di Bergamo e dell’intero Paese”.

Anche Valeria Brambilla, amministratore delegato di Deloitte & Touche., ha offerto una riflessione sul ruolo dell’intelligenza artificiale per il futuro delle imprese: “Il futuro delle imprese italiane ed europee dipenderà dalla capacità di cogliere il potenziale dell’intelligenza artificiale come alleato strategico e non come sostituto di forza lavoro. Come è sempre più evidente, l’AI sta già trasformando il modo di lavorare delle persone e, secondo la ricerca Global Human Capital Trends 2025 di Deloitte, sei lavoratori su dieci la percepiscono come un vero e proprio ‘collega’. È evidente che un processo di trasformazione di questa portata implica il ripensamento delle competenze delle persone e delle modalità esecutive del lavoro all’interno delle organizzazioni. La difficoltà nell’affrontare tale sfida è confermata dal fatto che solo il 23% delle imprese, secondo la ricerca, ha avviato iniziative concrete per modificare la propria proposta di lavoro e appena il 6% registra progressi significativi in tali modifiche. Ma l’analisi costante degli impatti sulla forza lavoro e la prontezza al cambiamento saranno essenziali per le imprese per restare competitive.”

Roberto Marelli, development director di Kilometro Rosso, ha dichiarato: “Il Festival dei Territori è ormai un appuntamento imprescindibile nel calendario di Kilometro Rosso. Questa 19ª edizione, dedicata all’Europa e alle sfide che attendono il nostro sistema imprenditoriale, rappresenta un’importante occasione di confronto e riflessione su temi centrali per il futuro del Paese. Siamo orgogliosi che il nostro campus, insieme alla città di Bergamo, possa offrire uno spazio di dialogo aperto e dinamico, capace di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato. Un segnale della vitalità e della qualità di un palinsesto che, anche quest’anno, saprà confermare il successo e il valore delle edizioni precedenti.”

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