Chiude il Vicenza Città Impresa, tre giorni di dibattiti affollati sul futuro dell’economia e del Nord dimenticato

Si è chiusa oggi pomeriggio a Vicenza l’edizione primaverile del Città Impresa – Festival dei Territori Industriali:

una tre giorni da tutto esaurito, con sale affollate da centinaia di giovani giunti da ogni parte d’Italia e da imprenditori e professionisti interessati ad approfondire i temi chiave dell’economia, della finanza, delle nuove tecnologie e del mondo del lavoro.

145 relatori, 37 appuntamenti, oltre 200 giovani studenti e ricercatori da tutta Italia: sono solo alcuni dei numeri che hanno caratterizzato la manifestazione di quest’anno e che dimostrano come, in questi dodici anni di lavoro corale, il Festival sia divenuto un luogo di dibattito, informazione e riflessione sulle sfide che deve affrontare l’economia e la società del nostro Paese.

A testimoniare il ruolo di primo piano raggiunto dall’appuntamento la presenza di esperti nazionali e internazionali, come Michael Spence, premio Nobel per l’Economia 2001, Enzo Moavero Milanesi, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Mario Monti, presidente dell’Università Bocconi, già presidente del Consiglio e commissario europeo alla Concorrenza, Giulio Tremonti, presidente Aspen Institute Italia, Giuseppe De Rita, presidente Censis, Tiziano Treu, presidente CNEL, Francesco Giavazzi, docente di Economia politica all’Università Bocconi di Milano, e Ilvo Diamanti, università di Urbino.

Uno dei momenti cardine della manifestazione si è svolto durante la cerimonia di inaugurazione, con la lectio magistralis di Michael Spence, premio Nobel per l’Economia 2001, sulla rapida transizione dell’economia globale. Ma nel corso della manifestazione, gli ospiti della kermesse vicentina si sono interrogati anche sull’andamento dell’economia del nostro Paese e in particolare sulla forza di industria e manifatturiero.

E proprio le aziende sono state le protagoniste di questa edizione del Festival Città Impresa, grazie anche alla presenza di imprenditori e manager di spicco, come Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale Ferrovie dello Stato Italiane, che ha discusso delle interconnessioni tra infrastrutture e crescita, o Alberto Dal Poz, presidente Federmeccanica, e Maurizio Stirpe, vicepresidente Confindustria, che si sono confrontati sulle sfide che attendono la nuova industria della mobilità e ancora,Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria,  Federico Visentin, presidente CUOA Business School, Fabio Storchi, presidente Unindustria Reggio Emilia, e Carlo Bonomi, presidente Assolombarda. Al centro del dibattito anche le potenzialità delle aziende“champion”, quelle imprese al centro dell’indagine condotta da ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera che hanno dimostrato di aver saputo battere la crisi e che continuano a combattere le difficoltà grazie alla loro capacità di creare valore. Tra i rappresentanti di tali aziende, si sono confrontati Piergiorgio Cattelan, presidente Cattelan Italia, Enrico Franzolin, presidente Unox, e Diego Nardin, amministratore delegato Fope.

La manifestazione di Vicenza è stata anche l’occasione per riflettere sulle nuove misure economiche introdotte dal governo gialloverde, dalla flat tax al reddito di cittadinanza. Anche la rivoluzione digitaleè stato un tema affrontato da diverse prospettive: dalle indagini dell’Antitrust sui colossi del web, argomento affrontato da Mario Monti, presidente Università Bocconi, già presidente del Consiglio e commissario europeo alla Concorrenza, alla proprietà intellettuale nell’epoca del 4.0; dalla trasformazione della comunicazione politica, che oggi vive anche attraverso i social, ai cambiamenti tecnologici che le imprese devono essere in grado di affrontare tutti i giorni.

Numerosi anche i confronti che hanno dato spazio alla riflessione sulle trasformazioni che attraversano il territorio italiano. Nel corso della tre giorni vicentina, infatti, il dibattito si è acceso sulle ripercussioni a Nordest in seguito agli accordi stretti con la Cina, esplorate da Zeno D’Agostino, presidente Porto di Trieste e vicepresidente ESPO, e Vincenzo Petrone, direttore generale Fondazione Italia Cina, ma anche sulle analogie e sulla differenze tra Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna; il dialogo a singhiozzo tra Milano e il Nord Italia è stato il tema affrontato da Aldo Bonomi, sociologo e direttore AAster, mentre il rebus dell’autonomia regionale è stato l’argomento che ha visto protagonisti gli interventi di Roberto Maroni, già presidente della Lombardia, Gian Antonio Stella, editorialista del Corriere della Sera.

Di grande interesse gli incontri dedicati ai temi del lavoro e della formazione: da quello curato da Niuko Innovation & Knowledge, che ha affrontato l’argomento delle nuove skill nell’era dei lavori ibridi, a quello sul tema dell’alternanza scuola-lavoro, considerato uno strumento chiave per scoprire le competenze del futuro, fino all’incontro che ha visto tra i suoi protagonisti Giuseppe De Rita, presidente Censis, sui nuovi numeri dell’occupazione a Nordest.

Nel corso della manifestazione c’è stato spazio anche per la cultura, prima con l’incontro con Romolo Bugaro, autore di Effetto Domino (Einaudi) e di Non c’è stata nessuna battaglia (Marsilio Editore), che ha discusso delle trasformazioni della società a Nordest, e poi con l’evento di chiusura del Festival, che ha portato in primo piano “Le idee di Cesare De Michelis”.

Ad arricchire la qualità del pubblico e del dibattito anche centinaia di studenti e ricercatori provenienti da tutte le migliori università italiane, che quest’anno hanno anche avuto l’interessante opportunità di incontrare Baxi, Polidoro, Forgital Italia AFV Acciaierie Beltrame, quattro aziende di eccellenza del vicentino, e di svolgere dei veri e propri colloqui di lavoro: durante questa edizione del Città Impresa, infatti, è stato inaugurato “La Casa delle Imprese”, progetto che potrebbe aprire ai giovani partecipanti leporte di una futura posizione lavorativa.

«Il Città Impresa quest’anno è cresciuto grazie a due fattori: da una parte un maggiore coinvolgimento della città che si è tradotto in una massiccia partecipazione di imprenditori e professionisti ai convegni e ai confronti che si sono tenuti in questi tre giorni, dall’altra una crescita della proiezione nazionale della manifestazione che ha permesso di avere un parterre di ospiti davvero eccezionale. Ringrazio quindi, oltre alle amministrazioni comunali precedenti con le quali abbiamo avviato il Festival a Vicenza, il Sindaco della Città e Presidente delle Provincia Rucco, l’assessore Giovine, le associazioni di categoria e tutti i partner che hanno permesso di realizzare questa dodicesima edizione del Festival» ha commentato Filiberto Zovico, fondatore di ItalyPost.

[contenuto_news]

Articoli recenti