Città Impresa compie dieci anni. E corre sull’asse Torino-Milano-Venezie

Al via il 31 marzo, a Vicenza, la 10^ edizione di Città Impresa. Ospiti imprenditori, manager, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il ministro Graziano Delrio e il presidente Anac Raffaele Cantone. Nel decennale, il Festival dei Territori Industriali allarga il suo orizzonte all’asse Torino-Milano-Venezie. In autunno, l’edizione gemella a Bergamo.

Era nato nel 2008 per raccontare la metropoli Nordest. Da Rovereto a Maniago, da Schio a Valdagno, da Montebelluna a Conegliano, dal Camposampierese a Vittorio Veneto. Ha percorso per dieci anni l’intera pedemontana delle Venezie, raccontandone i successi e analizzandone criticamente i limiti.

Il Festival Città Impresa torna ora per la terza volta e per la sua 10^ edizione a Vicenza, dal 31 marzo al 2 aprile, con un ricchissimo programma – diretto dal giornalista Dario Di Vico – che animerà i più suggestivi luoghi della città, dal Teatro Olimpico alla Chiesa di San Bartolomeo a Palazzo Chiericati, dal Palladio Museum a Palazzo Trissino e alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leone Montanari.

Il Festival, promosso dalla piattaforma editoriale VeneziePost e dal Comune di Vicenza, vede la collaborazione della Fondazione Corriere della Sera, la partecipazione di Confindustria e di Confartigianato Vicenza, la main partnership di Intesa Sanpaolo e Cassa di Risparmio del Veneto e la partnership di Adacta e Synergie.

“Il nuovo nasce in periferia” ripeteva Enzo Rullani – che nei primi anni è stato il presidente del comitato scientifico della manifestazione – per sottolineare il punto privilegiato di osservazione che il Città Impresa ha voluto ricoprire. Nel bene e nel male, il Festival ha sempre guardato al “nuovo” che emergeva, incluso il declino di un modello, quello del Nordest, e la nascita di un contesto metropolitano padano di cui ora le Venezie sono parte integrante. E Città Impresa, nei suoi dieci anni di vita, di questo territorio ha coltivato le ambizioni – le multinazionali tascabili, l’idea di capitale europea della cultura – e misurato i fallimenti, come quello delle sue banche popolari. E ha cercato sempre di proiettare lo sguardo oltre il contingente per cogliere il senso delle profonde trasformazioni che, complice la crisi, ne hanno mutato profondamente i connotati. Con la nascita di nuove imprese “Champions” capaci di macinare utili con modelli imprenditoriali innovativi e con la crisi di quelle che non hanno saputo o potuto fare il salto di qualità richiesto dai tempi.

È stato grazie a questa capacità di guardare sempre avanti che, mentre il Nordest si atrofizzava, il Festival Città Impresa cresceva. Grazie alle analisi di Stefano Micelli, Aldo Bonomi, Giovanni Costa, Giuseppe Berta e alla direzione di Dario Di Vico, il Festival è diventato negli anni il laboratorio di quell’asse Torino-Milano-Venezie che costituisce la piattaforma territoriale del grande patrimonio manifatturiero innovativo di questo Paese.

Partito idealmente e concretamente da Schio, dall’intuizione dell’allora Sindaco Luigi Dalla Via e di Gigi Copiello, il Città Impresa si è quindi spostato sull’asse Vicenza-Bergamo, i due capoluoghi simbolo del manifatturiero italiano. Con l’ormai prossima edizione primaverile, che si aprirà venerdì 31 marzo nella città del Palladio, e una autunnale, che si terrà dal 27 al 29 ottobre nella città del Kilometro Rosso.

Il programma della prossima edizione vicentina rispecchia le caratteristiche di questa nuova fase, intrecciando il grande dibattito economico e politico con i temi legati allo sviluppo del territorio. Infinito l’elenco dei grandi protagonisti: dall’amministratore delegato Eni Claudio Descalzi al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, da Luigi Zingales a Raffaele Cantone, da Giuseppe De Rita a Ilvo Diamanti. Soprattutto, forte e articolato è il programma relativo all’analisi dei territori: dal convegno di apertura con Stefano Micelli, Aldo Bonomi e Giuseppe Berta, al confronto tra i Sindaci di Torino (Chiara Appendino), Bergamo (Giorgio Gori) e Vicenza (Achille Variati), fino all’omaggio a Giacomo Becattini, l’intellettuale che per primo pose a tema la nascita dei distretti, dove si confronteranno Enzo Rullani e Aldo Bonomi. Ma il territorio sarà centrale anche nel confronto sulle infrastrutture – questione chiave della “piattaforma padana” (basti pensare all’Alta Velocità, all’Smfr, alle autostrade o ai porti) – che vedrà impegnati, in un confronto con il ministro Graziano DelrioFabio Cerchiai (presidente Atlantia) e Renato Mazzoncini (amministratore delegato Ferrovie dello Stato Italiane).

Ma Città Impresa è, anche, capacità di leggere il territorio e l’impresa. Per questo il Festival è un avvicendarsi di appuntamenti che vedrà protagonisti manager come Gabriele Del Torchio o Gerhard Dambach di Bosch Italia, Attilio Imi di Trafimet e Giulio Canale di Saes Getter, e imprenditori come Andrea Rigoni, Elena Zambon, Katia Da Ros, Gianluca Seguso, Antonio Bortoli. In primo piano saranno anche i temi del lavoro, con gli interventi di Tommaso Nannicini Maurizio Landini, ma anche del reddito di cittadinanza con la presenza del deputato del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati e del sottosegretario Pier Paolo Baretta.

Numerosi anche i giornalisti e commentatori come Luciano Fontana, Gad Lerner, Ferruccio de Bortoli, Alessandra Sardoni, Gian Antonio Stella e Angelo Panebianco. Concluderà il Festival “La Parisiana”, spettacolo omaggio a Goffredo Parise a cura di Francesco Maino.

Vicenza si trasformerà così, per tre giorni, in una piccola capitale italiana del dibattito economico-politico, con decine di appuntamenti e migliaia di professionisti, imprenditori e giovani provenienti da tutta Italia che affolleranno le 5 suggestive location distribuite nel pieno centro storico della città.

Le dichiarazioni dei promotori

“Quando siamo partiti dieci anni fa avevamo chiaro che il Nordest era ad un punto di svolta – commenta Filiberto Zovico, fondatore VeneziePost e ideatore Festival Città Impresa – E per dieci anni abbiamo cercato di riflettere su quale era la rotta che poteva portare a una nuova fase di crescita. Ancora non sappiamo se siamo finiti in un vicolo cieco o se stiamo imboccando una nuova strada. Di certo oggi siamo ancora qui per mettere in campo nuove idee che permettano alle imprese e ai territori di uscire da questa fase difficile e costruire modelli inclusivi di sviluppo”.

“Città e imprese: due concetti centrali nell’identità veneta – aggiunge il vicesindaco di Vicenza e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci – Le città e le imprese punteggiano il paesaggio della nostra regione: non solo quello fisico, anche quello valoriale. Ne definiscono l’orizzonte. L’immaginario. La storia. In un intreccio perpetuo tra ricchezza del patrimonio artistico e ricchezza di merci, di produzioni, di invenzioni. Con Palladio, la villa viene reinventata a incrociare l’esaltazione della bellezza pura con le necessità e le funzionalità del lavoro dei campi: la villa palladiana è un luogo di produzione, una fabbrica ideale ante litteram. Vicenza ha sempre visto creatività, produttività, innovazione, inventiva, ricerca della bellezza andare a braccetto. È quindi un destino manifesto che ci porta a ospitare il Festival Città Impresa tra queste piazze, in questi palazzi e teatri, nella sale e sotto le volte che testimoniano ancora oggi di come, niente affatto magicamente, lo spirito d’impresa possa abitare le città, mutarne la forma, ed eternarle nella bellezza”.

“La rinnovata presenza del Gruppo Intesa Sanpaolo al Festival s’inquadra nell’impegno volto a sensibilizzare il grande pubblico sui fenomeni economico-finanziari di rilievo e si pone l’obiettivo di riaffermare il sostegno alle iniziative di qualità mirate alla diffusione del sapere e allo sviluppo del Paese – conclude Carlo Moretti, vice direttore generale Cassa di Risparmio del Veneto –. Inoltre la manifestazione rappresenta un canale preferenziale per favorire una crescita culturale consapevole delle nuove generazioni, per contribuire alla loro formazione e svilupparne le capacità per integrarsi in società sempre più dinamiche.

Siamo quindi particolarmente soddisfatti di essere associati al Festival Città Impresa in quanto questo sodalizio ci consente di rafforzare il legame con le comunità in cui operiamo, a fianco delle realtà locali per creare, consolidare e sviluppare quelle relazioni costruttive che la Cassa di Risparmio del Veneto ha sul territorio, grazie anche al forte radicamento nel vicentino dove ha origine parte della storia del nostro Gruppo attraverso l’eredità della Banca Cattolica del Veneto”.

Il programma della manifestazione

Venerdì 31 marzo. L’incontro d’apertura, che si terrà alle ore 11 alle Gallerie d’Italia – Palazzo Leone Montanari, sarà dedicato al rapporto tra i territori e vede in programma i saluti di Fabrizio Spada, direttore Rappresentanza regionale a Milano della Commissione europea, e l’introduzione di Fabrizio Guelpa,responsabile Industry e Banking della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, gli interventi di Giuseppe Berta, Aldo Bonomi, Stefano Micelli e le interviste ad Agostino Bonomo e Luciano Vescovi; condurrà l’incontro il direttore del Corriere del Veneto Alessandro Russello.
La prima giornata del Festival sarà poi caratterizzata dal dibattito sulle banche condannate a cambiare (ore 15, Teatro Olimpico) e vedrà, dopo i saluti di Gilberto Muraro, presidente Cassa di Risparmio del Veneto, gli interventi di Ferruccio de Bortoli e Luigi Zingales; coordinerà l’incontro Nicola Saldutti. Sempre alle 15, ma a Palazzo Chiericati, discuteranno delle strade da intraprendere per innovare tra brevetti, competenze e finanziamenti Ercole Bonini, Luca Dal Ferro di Service Group Engineering Innovation, Fabrizio Dughiero, prorettore al trasferimento tecnologico Università di Padova, Marco Ronconi di Credito Neafidi. Sull’analisi del perché è difficile importare manager nel Nordest interverranno alle ore 16.30 (Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari) Giovanni Costa, Gabriele Del Torchio, Attilio Imi, amministratore delegato di Trafimet Group, Massimo Quizielvù di Glasford International Italia ed Elena Zambon; coordinerà il confronto Francesca Basso. Alla stessa ora, ma a Palazzo Trissino, si discuterà invece sugli “italiani in Cina e i cinesi in Italia”: interverranno il direttore generale di Nomisma Andrea E. Goldstein, Alberto Rossi del Centro Studi per l’Impresa Fondazione Italia-Cina, Umberto Simonelli di Brembo; coordinerà l’incontro Guido Corbetta. Sempre alle 16.30 (Palazzo Chiericati), si discuterà invece di “bond e borsa” con gli interventi di Giulio Canale vicepresidente di Saes Getters, Ilario Novella, Andrea Rigoni, Gianmarco Russo e Luca Tavano di Borsa Italiana; coordinerà l’incontro Roberta Paolini. Alle 18 al Teatro Olimpico si discuterà sui difficili equilibri della geopolitica: il vicedirettore del Corriere, Daniele Manca,  coordinerà il dibattito tra Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, e Angelo Panebianco; a seguire l’intervista al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
Diversi anche gli appuntamenti legati alle presentazioni di volumi, come quelli dedicati al reddito di cittadinanza che si terrà alle 16.30 (Palladio Museum) dove, dopo l’introduzione dell’autore Stefano Toso, interverranno Pier Paolo Baretta, Mattia Fantinati, Paolo Pirani; coordina l’incontro Sandro Trento. Altro libro oggetto di confronto sarà quello sul fenomeno dell’“uberization” che si terrà sempre al Palladio Museum alle 18: introduce Ivana Pais e interverranno l’autore, Antonio Belloni, Matteo Sarzana di Italia Deliveroo; coordina l’incontro Paolo Giacon. Sempre alle 18, a Palazzo Chiericati, la giornalista Alessandra Sardoni, autrice di “Irresponsabili”, discuterà sulle “leadership bugiarde” con  Piergaetano Marchetti, Giovanni Orsina e con il fondatore dell’Ulivo Arturo Parisi; coordinerà l’incontro  Stefano Menichini. 
Chiudono  la giornata il dialogo tra Ilvo Diamanti e Gad Lerner, coordinato dl direttore de Il Giornale di Vicenza,  Luca Ancetti (ore 21 al Teatro Olimpico) sul populismo e il fantasma dell’uomo forte;  e “Una birra con l’imprenditore”: qui interverranno Dario Loison, Enrico Rosà di Veneta Sedie, Michele Vecchiato, general manager Birrificio Antoniana, con la moderazione di Gian Luca Toschi, ricercatore Fondazione Nord Est (ore 21, Palazzo Chiericati).

Sabato 1 aprile. La seconda giornata del Festival si apre alle 10 con un appuntamento dedicato alle piccole industrie e all’internet delle cose, con gli interventi di Marco Bettiol, Pietro Francesco De Lotto, direttore Confartigianato Vicenza, coordina Rita Querzè. Alla stessa ora si parlerà di “vendere un brand non solo un prodotto” con gli interventi di Lucio Carli di Fratelli Carli, Carlo Moretti, vicedirettore generale Cassa di Risparmio del Veneto, Maria Carmela Ostillio, head and scientific coordinator Brand Academy SDA Bocconi, e Riccardo Pasqua di Bisceglie di Pasqua Vigneti e Cantine; coordina Guido Corbetta (Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari). Sempre alle 10, ma a Palazzo Chiericati, un confronto sui “robot che parlano italiano” con l’introduzione del direttore generale UCIMU Alfredo Mariotti e gli interventi di Domenico Appendino, vicepresidente Prima Industrie e presidente Siri, e Marco Taisch, docente del Politecnico di Milano; coordina Federico Nicoletti. Ancora alle 10 (Palladio Museum) un altro momento di discussione sulle “persone che ristrutturano mentre le macchine eseguono”: intervengono l’amministratore delegato di Considi Gianni Dal Pozzo, il fondatore di M31 Ruggero Frezza e il presidente CUOA Federico Visentin.
Alle 11.30 invece i dibattiti sui “vinti della globalizzazione” al Teatro Olimpico con interventi di Giuseppe De Rita, Maurizio Landini, Tommaso Nannicini e Dario Di Vico e su “sharing Italy” dove, dopo l’introduzione di Renzo Simonato, interverranno Stefano Barrese, Paolo Gubitta, Remo Pedon; coordina l’incontro Fabio Savelli (Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari). Sempre alle 11.30, ma a Palazzo Chiericati, si discuterà sul futuro del settore “lattiero-caseario” con Nicola Cesare Baldrighi del Consorzio di Tutela Grana Padano, Antonio Bortoli di Lattebusche e il capo della segreteria del ministro delle Politiche Agricole Angelo Zucchi.
Il pomeriggio si aprirà alle 15 a Palazzo Trissino con un confronto su sindaci territori e grande politica. Interverranno il Sindaco di Torino, Chiara Appendino, quello di Bergamo, Giorgio Gori e il Sindaco di Vicenza Achille Variati; coordina Stefano Menichini. Alla stessa ora, confronto sulla rivoluzione silenziosa del fintech con interventi di Giovanni Bossi di Banca Ifis, Giovanni Costa, Francesco Fiore di Circuito Venetex e Fabrizio Villani di Fintastico; coordina Stefano Righi (Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari). Sempre alle 15, ma a Palazzo Chiericati, si affronterà il tema del lavoro 4.0: intervengono Paolo Candotti di Digital Innovation Hub, Gerhard Dambach di Bosch Italia, Stefano Franchi, direttore di Federmeccanica e il segretario nazionale della Fim CislRoberta Roncone; coordina Rita Querzè.
Alle 16.30, invece, a Palazzo Trissino, si discuterà su come spieghiamo ai giovani le politiche attive del lavoro. Interverranno Maurizio Del Conte, presidente Anpal, Giuseppe Garesio, vicepresidente Assolavoro, Tiziano Treu e Luca Vignaga, direttore HR Gruppo Marzotto; coordinano Diana Cavalcoli Fabio Savelli. Alla stessa ora, ma a Palazzo Chiericati, si discuterà sul valore delle previsioni economiche con interventi dei docenti Francesco Daveri, Gianluca Meloni, Sandro Trento e di Stefani Tomasini, responsabile Prometeia; coordina l’incontro Guido Corbetta. Sempre alle 16.30, al Palladio Museum, l’omaggio a Giacomo Becattini con Marco Bellandi, docente dell’Università di Firenze, Aldo Bonomi ed Enzo Rullani; l’incontro è coordinato dall’inviato de Il Sole 24 Ore Paolo Bricco.
Alle ore 18 al Teatro Olimpico si discute una questione cruciale per il Nordest. Su Tav e autostrade interverrà infatti il ministro Graziano Delrio. Paolo Possamai, direttore Il Mattino di Padova, coordinerà la discussione che coinvolgerà Fabio Cerchiai, presidente Atlantia, e Renato Mazzoncini,amministratore delegato Ferrovie dello Stato Italiane.
Chiudono la giornata, alle 21, gli appuntamenti dedicati alla lotta alla corruzione (Teatro Olimpico) con Raffaele Cantone, presidente Autorità Nazionale Anticorruzione, e Gian Antonio Stella, con la moderazione di Alessandra Sardoni (Teatro Olimpico), mentre a Palazzo Chiericati si darà spazio ai consumautori che hanno preso il potere, con il dialogo tra Francesco Morace,autore di Consumautori, e Aldo Cibic, fondatore di CibicWorkshop, moderato da Antonio Maconi.

Domenica 2 aprile. La terza e ultima giornata del Festival si apre con un confronto sul capitalismo italiano e della sfida agli investimenti: ne discuteranno Gregorio De Felice (chief economist Intesa Sanpaolo) e Fabio Storchi (presidente Federmeccanica), coordinati da Dario Di Vico.
Nel pomeriggio appuntamento con la cultura con la giornalista Marina Valensise – autrice de La cultura è come la marmellata –, il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d’Elci, il direttore della Fondazione Pirelli Antonio Calabrò e gli imprenditori Katia Da Ros e Gianluca Seguso; coordina Giampietro Vecchiato (ore 15, Palazzo Trissino).
Chiuderà la decima edizione del Festival Città Impresa, alle ore 17 al Teatro Olimpico, “La Parisiana 1986-2016”, spettacolo in omaggio a Goffredo Parise. “La Parisiana 1986-2016” è un cortocircuito di correnti creative che vede Francesco Maino affrontare la lettura di testi di Parise, accompagnato da suggestioni di musica elettronica e acustica (Tommaso Mantelli e Paolo Brusò) e visual proiettati in doppia circonferenza (Marco Maschietto). Prodotta dalla vicentina Ronzani Editore, la Parisiana nasce da un’idea dello scrittore veneziano: “Non solo celebrazione – evidenzia Maino – ma volontà intima e tentativo di cogliere l’anima di Goffredo Parise”, in uno spettacolo multiforme, che unisce lettura ritmica e sperimentazioni musicali e visive.

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